Ove il reato sia procedibile a querela di parte, il querelante comunicherà all’autorità procedente sia la notizia di reato che la volontà volta alla punizione del querelato.
La denuncia può essere fatta da chiunque abbia avuto conoscenza di un crimine, anche dal semplice passante che, for every caso, assiste a un reato.
In conclusione, sia la denuncia che la querela sono strumenti legali fondamentali for every garantire che i reati non rimangano impuniti.
La denuncia, a differenza della querela, può essere esposta da parte di chiunque e non, solo dalla persona offesa, in quanto si tratta dell'atto di informare le Forze dell'Ordine di quanto accaduto.
È legittimo il sequestro preventivo, funzionale alla confisca facoltativa, di beni provento di attività illecita e appartenenti advert un’impresa dichiarata fallita, nei cui confronti sia instaurata la relativa procedura concorsuale, a condizione che il giudice, nell’esercizio del suo potere discrezionale, dia motivatamente conto della prevalenza delle ragioni sottese alla confisca rispetto a quelle attinenti alla tutela dei legittimi interessi dei creditori nella procedura fallimentare. (In ordine alle altre tipologie di sequestro la Corte ha precisato in motivazione che: a) il sequestro probatorio può legittimamente essere disposto su beni già appresi al fallimento e, se anteriore alla dichiarazione di fallimento, conserva la propria efficacia anche in seguito alla sopravvenuta apertura della procedura concorsuale, trattandosi di una misura strumentale alle esigenze processuali, che persegue il superiore interesse della ricerca della verità nel procedimento penale; b) il sequestro conservativo previsto dall’artwork. 316 c.p.p.in quanto strumentale e prodromico ad una esecuzione individuale nei confronti del debitore ex delicto, rientra, in caso di fallimento dell’obbligato, nell’area di operatività del divieto di cui all’artwork.
La denuncia invece non sarà altro che la notizia di reato alla pubblica autorità, ma non una condizione di procedibilità (in difetto denuncia è comunque possibile si attivi un procedimento penale).
La distrazione sussiste anche nel caso in cui la massa dei beni dell’attivo fallimentare sia sufficiente a coprire il passivo dei debiti; ciò che rileva è infatti l’esposizione 360 c.p.p. a pericolo degli interessi creditori e della garanzia patrimoniale che è minacciata dall’atto di depauperamento in sé, a prescindere dalla consistenza complessiva del patrimonio e alle evoluzioni che essa possa avere in sede fallimentare (in virtù di eventuali azioni recuperatorie o revocatorie) e dalla stessa entità dei debiti (il cui accertamento in sede di verifica costituisce un posterius
L’autore del blog site non è responsabile del contenuto dei commenti ai publish, nè del contenuto dei siti linkati.
Eugenio Giani: “Autonomia differenziata, vinceremo la sfida contro una legge ingiusta che crea diseguaglianze”
In questa circostanza, essendo in corso un processo penale a tutti gli effetti, l’accettazione della remissione può essere manifestata semplicemente non comparendo in udienza.
È consentito il sequestro preventivo, ai sensi tanto del primo quanto del secondo comma dell’art. 321 c.p.p.di cose soggette a pegno regolare (nella specie trattavasi di titoli di credito depositati presso un istituto bancario e costituiti in pegno a favore del medesimo istituto), sempreché gli effetti del provvedimento siano limitati alle facoltà che spettano al debitore indagato o imputato, lasciando impregiudicate le facoltà che sono invece di esclusiva pertinenza del creditore pignoratizio. Cass. pen. Sezioni Unite three dicembre 1994, n. 10
Nonostante la similitudine negli obiettivi, le technique e le implicazioni legali di denuncia e querela variano notevolmente.
Sapere se si è stati denunciati è un’altra questione rilevante. Può accadere di essere coinvolti in procedimenti senza avere una consapevolezza immediata, ed è importante conoscere i propri diritti e i passi da seguire in tali circostanze.
Altra caratteristica della querela sono i termini. La querela va presentata entro tre mesi da quando si è venuti a conoscenza del fatto di reato.